domenica 5 novembre 2017

Intervento Foniatrico Integrato nell'autismo e altre patologie della comunicazione (Abstract Convegno Tirana 2017)


INTERVENTO FONIATRICO INTEGRATO NELL’AUTISMO E ALTRE PATOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE

Massimo Borghese. Foniatra

Per Intervento Foniatrico Integrato si intende una presa in carico diagnostica e terapeutica di matrice prevalentemente, ma non esclusivamente, foniatrica e logopedica, del soggetto con autismo o altre patologie della comunicazione. Tali patologie, non sempre sono nettamente distinguibili e separabili dalle sindromi autistiche, così come gli stessi “autismi” sono caratterizzati da sintomatologie multiple, diversamente combinate tra loro e rappresentate in quadri clinici, differenti da caso a caso o almeno da gruppi di casi a gruppi di casi.
I disturbi della comunicazione di competenza foniatrico-logopedica, potremmo identificarli nelle seguenti definizioni:

Disfonie o turbe della voce
Dislalie o alterazioni della pronuncia
Disfagie o disturbi della deglutizione
Disfluenze o turbe del flusso verbale
Afasie o turbe della codificazione e decodificazione
Disartrie o turbe da alterazioni del primo motoneurone
Ritardi secondari o turbe comunicative negli insufficienti mentali 
Sordità e conseguenti turbe comunicative
Disturbi dell’apprendimento
Turbe comunicative da inadeguatezze socioculturali
Turbe comunicative da autismo e altre psicosi
Sindromi da deficit attentivo con o senza iperattività

Nella pratica clinica diagnostica e valutativa, sarebbe più opportuno:
Non cercare in quale quadro “incasellare” il paziente, ma identificare “quanto di ciascun quadro” sia presente nella sintomatologia rilevata nel singolo soggetto.
Non vedere la definizione diagnostica come immutabile, ma aggiornare costantemente il profilo comunicativo. 
Tener presente che la sintomatologia, nella sua complessità, evolve continuamente, per effetto delle cause stesse e dei trattamenti attuati, e dunque è realmente possibile che un bambino o un adulto identifichi nel tempo diversi quadri patologici, anche “uscendo” da alcuni ed “entrando in altri”, o, ancora, rappresentando in sé, parti di ciascun quadro, come accade ad esempio quando osserviamo progressive evoluzioni da autismo verso ADHD, atre psicosi, disturbi di apprendimento, difficoltà linguistiche…
Agire a livello diagnostico e terapeutico, secondo i criteri dell’Intervento Foniatrico Integrato, significa operare a tutto campo, “a 360 gradi”, e quindi contemporaneamente sui versanti: sensoriale-percettivo, cognitivo-integrativo-decisionale, motorio-prassico-espressivo, emotivo-relazionale-comportamentale, del profilo comunicativo; anche quando apparentemente non ve n’è uno prioritario nel tempo o in importanza rispetto agli altri. Ed anche questa è una caratteristica fondamentale delle basi teorico-pratiche dell’Intervento Foniatrico Integrato, che non è un metodo “solo sensoriale”, o “solo cognitivo”, o “solo verbale”, o “solo comportamentale”, ma identifica tutte queste componenti, ugualmente gestite e considerate, nella valutazione come nelle modalità di trattamento.
Allo stato attuale (e mi esprimo con questa puntualizzazione, perché ogni protocollo deve sempre considerarsi aperto a revisioni e cambiamenti), i punti principali dell’Intervento Foniatrico Integrato possono considerarsi i seguenti:

Visita foniatrica
Valutazione intolleranze alimentari attraverso Cytotoxitest
Cambiamento alimentare guidato anche dalla suddetta indagine
Presa in carico abilitativa-riabilitativa come da nostri protocolli
Verifiche foniatriche longitudinali.

Questi i capisaldi e i caratteri distintivi dell’Intervento Foniatrico Integrato:

- Figura medica di riferimento: Foniatra.
- Terapisti: Logopedisti. Psicomotricisti. Psicologi. Musicoterapisti. Educatori. Insegnanti. Insegnanti di sostegno.
- Formazione specifica: Corso di formazione aggiornamento biennale + tirocinio pratico presso le nostre sedi.
- Necessità di aggiornamento continuo per i terapisti (diritto-dovere di rifrequentare i corsi).
- Rapporto libero-professionale sempre soggetto a revisione.
- Rotazione ed interscambio delle sedi lavorative.
- Tutti operano nella stessa direzione e con le stesse modalità, ma ciascuno secondo le proprie matrici formative e culturali.
- Partecipazione attiva delle famiglie.
- Rapporti con le scuole.
- Aggiornamenti-monitoraggi continui.
- Riunioni periodiche

Nei confronti della nutrizione, le caratteristiche innovative dell’Intervento Foniatrico Integrato, si identificano nell’aver introdotto nei protocolli fondamentali di terapia, la dieta priva di glutine, caseina, soia, mais, ulteriormente modellata in base ai risultati delle analisi effettuate con cytotoxitest.
Nei nostri trenta anni di attività di diagnosi e cura dell’autismo ed altre patologie della comunicazione, durante i primi quindici anni operavamo con la sola terapia abilitativa di tipo prevalentemente logopedico. Nei successivi quindici anni, l’utilizzo di interventi nutrizionali affiancati a quelli riabilitativi, ci ha consentito di riscontrare un numero maggiore di successi terapeutici, e un raggiungimento più veloce di risultati rispetto ai tempi in cui non era stato ancora introdotto l’uso del cambiamento alimentare. 

Prof. Massimo Borghese
Medico Chirurgo
Specialista in Foniatria
Specialista in Otorinolaringoiatria
Tel.+393404810840

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